sabato 30 gennaio 2010

BORAGO OFFICINALIS - Borragine

BORAGO OFFICINALIS  L.
Nome Italiano: Borragine
Famiglia: Boraginacee
Fioritura: aprile-novembre
Raccolta: dalla primavera all'autunno
Parti utilizzate: foglie, fiori
Principi attivi: mucillagini, resine, tannini, nitrato di potassio
Impieghi terapeutici: infuso, tintura, colluttorio.
Proprietà: depurativa, cardiotonica, antidepressiva. 
Habitat: In Italia è comune dappertutto: negli incolti, nei coltivi, nelle macerie dal piano fino a 1000 m.

Usi gastronomici: Le foglie giovani e tenere si possono utilizzare, brevemente lessate, come verdura di contorno, oppure nella preparazione di ripieni, frittate e torte salate. I fiori freschi, dal delicato sapore di cetriolo ed estremamente decorativi, sono ideali da aggiungere alle insalate miste, ai formaggi morbidi, o da mettere a macerare nell'aceto bianco che tingono piacevolmente di azzurro.  Possono essere anche inglobati in cubetti di ghiaggio.
N.B. Per l'uso medicinale della pianta attenersi sempre alle prescrizioni mediche.
                                                                                                          Pancrazio Campagna

sabato 23 gennaio 2010

HELVELLA CRISPA



                                
                                


HELVELLA CRISPA    (Scop.: Fr.) Fr.
ASCOMA sotto forma di apotecio di 35 mm di diametro e alto fino a 120mm, più o meno mitroide, irregolarmente selliforme, nel complesso di aspetto arricciato, stipitato. Imenoforo liscio, ondulato, biancastro-crema-grigiastro; superficie inferiore appena più chiara, pruinosa o tomentoso-fioccosa. Orlo ondulato, frastagliato.
GAMBO cilindraceo-claviforme, ingrossato in basso, solcato longitudinalmente, lacunoso sia esternamente che internamente, bianco o biancastro.
CARNE ceracea, ma piuttosto elastica.
HABITAT: boschi di latifoglia e misti. Tardo autunno.
COMMESTIBILITA': CONSIDERATO COMMESTIBILE FINO A QUALCHE TEMPO FA, E' SCONSIGLIABILE LA RACCOLTA PERCHE' E' STATO ACCERTATO POSSEGGA PRINCIPI TOSSICI. (Sindrome giromitrica)


Bibliografia: Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia - a cura di G. Medardi - CSM AMB Trento

lunedì 11 gennaio 2010

Leccinum lepidum




LECCINUM LEPIDUM (Bouchet ex Essette) Quadraccia

Cappello: 60 - 150 mm; da emisferico a convesso-allargato; superficie regolare o più spesso rugoso-bozzoluta, liscia e glabra, di aspetto untuoso, grassa, di colore fondamentalmente bruno-giallastro dalle tonalitùà più o meno cariche.
Tubuli: lunghi, liberi dal gambo; pori piccoli, tondi, giallognoli dai toni olivastri,ocra-brunastro alla pressione.
Gambo: 70 x 35 mm sodo, pieno, radicante, regolare solo negli esemplari cresciuti isolati; superficie di colore giallo citrino, talvolta imbrunente con la manipolazione o la vetustà, decorato da squamule dapprima gialle, presto brunastre.
Carne: inizialmente soda, poi molle nel cappello e fibrosa nel gambo, vira al taglio lentamente al rosa fin quasi al nerastro. Odore e sapore non particolari.
Habitat: nelle leccete della zona mediterranea,  dal tardo autunno all'inverno inoltrato. Lo si può rinvenire anche in primavera.
Commestibilità: buono, la carne annerisce alla cottura.